L’imbracatura anticaduta è un dispositivo di sicurezza composto da diversi elementi. Ognuno di questi ha la propria funzionalità e risulta rilevante nella prevenzione dei rischi correlati al lavoro in quota o in altri contesti. Quindi, oltre a essere realizzate con design idonei e materiali di qualità, le imbracature devono essere conformi alle normative previste per i DPI contro le cadute dall’alto.
Non ci resta che approfondire subito. Vediamo quali sono i principali componenti, le caratteristiche delle imbracature anticaduta e le normative di riferimento.
Caratteristiche delle imbracature anticaduta
Ogni attività e ambito professionale richiede determinati “ferri del mestiere”. Tuttavia, ci sono contesti in cui, per determinate situazioni di rischio, vengono normalmente utilizzati gli stessi DPI di III categoria. Questo è il caso delle imbracature anticaduta per lavori in quota e negli interventi in spazi confinati.
Nel 2021, con la ripresa dell’edilizia, i dati dell’Inail riportano un aumento proporzionale degli infortuni. In particolare, le cadute dall’alto rappresentano 1/3 di tutti gli incidenti. Ma non è solo una questione di statistiche e grandi numeri, bensì di adeguata prevenzione. Infatti, nella maggior parte dei casi registrati, le misure di tutela erano assenti o adottate in modo scorretto. Ciò vale soprattutto per le operazioni ritenute monotone e ripetitive.
La familiarità con una determinata procedura porta ad agire “col pilota automatico”. In pratica si presta minore attenzione e cautela a causa di un falso senso di sicurezza. La consapevolezza dell’utilizzo corretto di adeguati DPI di terza categoria consente di mitigare i rischi e preservare la vita e l’incolumità del personale.
Naturalmente, allo stesso tempo, le imbracature anticaduta devono garantire il comfort necessario allo svolgimento delle attività, consentendo la produttività della forza lavoro. Dunque, cosa sono e quali caratteristiche devono avere?
Cosa sono le imbracature anticaduta
Le imbracature anticaduta sono Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) di terza categoria. Vale a dire che garantiscono il massimo livello di tutela contro i potenziali rischi sul lavoro. Fanno parte di un insieme di elementi e dispositivi di sicurezza utili a tutelare il lavoratore in circostanze quali l’ispezione di spazi confinati o lavori in quota. In generale, le imbracature anticaduta sono composte da:
- cinghia (primaria e secondaria) e fibbia – rappresentano “l’armatura” in materiale tecnico ad alte prestazioni e si suddividono in sezioni inferiori (sottocoscia o cosciale), superiori (spallacci o bretelle) e posteriori (supporto schiena per posizionamento);
- d-rings, moschettoni e ganci – sono elementi di attacco per il dispositivo anticaduta a cui vengono allacciati cordini e funi.
L’imbracatura di sicurezza necessita anche di altri accessori e supporti per svolgere la sua funzione. I principali sono le cinture e i cordini. Si tratta di connettori che, in base all’esigenza, servono a mantenere il posizionamento durante il lavoro o ad assorbire l’energia in caso di caduta.
Il numero di punti di aggancio determina anche le differenze e l’ambito di impiego dell’imbracatura anticaduta:
- nei lavori in quota – sono previsti almeno 2 attacchi, uno sternale e l’altro dorsale;
- nelle operazioni di posizionamento – richiede altri 2 attacchi ai lati, quindi 4 agganci in totale;
- nelle attività in sospensione – oltre ai precedenti 4 agganci, è previsto n.1 gancio in vita.
Completano il “kit di sicurezza” i sistemi removibili, necessari per creare punti di ancoraggio temporanei, quando non ne esistono di fissi. Ad esempio, sono utili per consentire l’accesso e il recupero, in particolare in spazi confinati, anche i seguenti DPI:
- tripodi o treppiedi;
- gruette;
- aste telescopiche;
- verricelli
- discensori e contrappesi.
Infine, seppur non facciano parte dell’imbracatura, data la loro importanza, è necessario sottolineare la necessità di un’affidabile e sicura protezione del capo. Quindi, un’attrezzatura completa per tutelare la sicurezza dei lavoratori che operano in quota e/o in spazi confinati, deve prevedere l’utilizzo di un casco di protezione con allaccio sottogola, per evitarne la perdita in caso di caduta.
Normativa, manutenzione e scadenza imbracature di sicurezza
Come indicato dal D.lgs. 81/08, il lavoratore deve essere provvisto degli idonei DPI di terza categoria ogni volta che opera a un’altezza superiore a 2 metri rispetto a un piano stabile.
Inoltre, la normativa contiene anche indicazioni riguardo a informazione, formazione e addestramento per il corretto uso e manutenzione delle imbracature anticaduta. Ogni componente del presidio di sicurezza è soggetto alle direttive previste da specifiche normative:
- EN 341 – Discensori.
- EN 353-2 – Dispositivi anticaduta di tipo guidato.
- EN 354 – Cordini.
- EN 355 – Assorbitori di energia.
- EN 358 – Cinture e cordini di posizionamento sul lavoro.
- EN 360 – Dispositivo anticaduta retrattile.
- EN 361 – Imbracatura.
- EN 362 – Connettori.
- EN 363 – Sistemi di arresto caduta.
Invece, la normativa EN 365 riporta le indicazioni relative alla marcatura dei dispositivi anticaduta dall’alto e delle attività a cui sono assoggettati:
- manutenzione – obbligatoria e indispensabile per mantenere il dispositivo in condizioni di sicurezza con adeguate azioni preventive di pulizia e conservazione.
- ispezione periodica – attività regolare e accurata per verificare la presenza di difetti, da svolgersi almeno ogni 12 mesi da parte di personale competente e nel rispetto di quanto indicato dal fabbricante;
- riparazione – attività conseguente al malfunzionamento del DPI di terza categoria, che può essere svolta solo da personale competente e autorizzato dal fabbricante;
- scadenza imbracature anticaduta – non c’è una regola normata, generalmente la scadenza è stabilita in 5 o 8 anni dalla fabbricazione ed è lo stesso fabbricante a indicarla. Mentre i cordini, che sono soggetti a sollecitazione maggiore, di solito, vanno sostituiti ogni 6 anni.
Dopo aver arrestato una caduta, non possono essere riparate o rigenerate per il riutilizzo. Dunque, devono essere distrutte e smaltite. Ma la scadenza delle imbracature anticaduta dipende anche da altre circostanze. Ad esempio, inidonee condizioni di conservazione o un utilizzo intenso, possono causare usura, strappi e ruggine, che ne accorciano la vita.
Infine, ricorda che persino se inutilizzate o manutenute al meglio, a causa dell’invecchiamento delle fibre tessili, dopo 10 anni dalla fabbricazione le imbracature non possono più essere ritenute sicure e vanno sostituite.
Come scegliere le imbracature anticaduta
Per individuare la corretta imbracatura anticaduta è necessario considerare alcuni fattori fondamentali, come:
- corporatura dell’operatore – i modelli più commerciali hanno dimensioni standard con indicazione del massimo carico. Tuttavia, è buona regola scegliere le imbracature anticaduta in base a taglia, peso e altezza di chi le indossa, poiché le capacità di regolazione sono comunque limitate.
- tipologia di lavoro – ogni attività lavorativa ha esigenze specifiche. Ad esempio, gli interventi antincendio o i lavori di saldatura esigono materiali resistenti alle alte temperature o non infiammabili. Nel soccorso alpino sono indicati prodotti con qualità impermeabili. Per finire, le imbracature di sicurezza per lavori in spazi confinati non devono intralciare o impigliarsi in caso di emergenza.
- modalità di utilizzo – usare un’imbracatura di sicurezza per lavori in quota diverse volte al giorno, ma per intervalli di pochi minuti, è diverso che usarla una volta sola ma per molto più tempo. Nel primo caso, infatti, dovrà essere più leggera per facilitare vestizione e svestizione. Nel secondo serviranno imbottiture più spesse, in diversi punti strategici, per non causare disagio e consentire il nomale svolgimento del lavoro.
Quando parliamo degli aspetti che riguardano la sicurezza sul lavoro ogni dettaglio è rilevante. Dai materiali alle specifiche tecniche, i dispositivi per la protezione individuale devono presentare specifiche caratteristiche. Ad esempio, nell’imbracatura per lavori in spazi confinati è fondamentale poter contare sui 2 anelli (d-rings) che consentano l’ancoraggio anticaduta e un recupero veloce in caso di emergenza. Oltre a essere leggere e poco ingombranti.
Formazione per il corretto utilizzo delle imbracature anticaduta nei lavori in quota e negli spazi confinati
Le imbracature anticaduta per lavori in quota e negli spazi confinati richiedono un’elevata attenzione, consapevolezza e formazione adeguata. È un argomento molto complesso, in cui spesso è difficile districarsi e dove commettere errori può portare a conseguenze davvero drammatiche.
Formazione e addestramento pratico per i DPI anticaduta di terza categoria sono obbligatori per gli operatori che ne debbano fare uso, come disciplinato dall'art. 77 del D.lgs. 81/2008. Naturalmente, è responsabilità del datore di lavoro scegliere i dispositivi di protezione individuale necessari per garantire ai lavoratori impegnati nei lavori in quota o in spazi confinati la massima sicurezza.
SicurGym organizza percorsi formativi teorici e pratici, certificati a norma di legge, per apprendere il corretto utilizzo dei DPI anticaduta di terza categoria. Disponiamo di soggetti formatori abilitati e di un centro di addestramento attrezzato, per riprodurre i vari contesti lavorativi e svolgere prove pratiche. Contattaci senza impegno e scopri come possiamo aiutarti a garantire al tuo personale le conoscenze necessarie per svolgere le proprie mansioni in sicurezza.