Giovedì, 27 Ottobre 2022 10:00

Rilevatore di gas in spazi confinati: uno strumento fondamentale per la sicurezza dei lavoratori

A differenza del lavoro in quota, dove il rischio appare ovvio, i gas tossici e infiammabili sono invisibili. E quando non puoi vedere il pericolo, crescono le possibilità di commettere errori fatali. Dunque, è di vitale importanza che i lavoratori comprendano come funzioni e perché sia indispensabile l’uso del rilevatore di gas in spazi confinati.

Le linee guida e le normative in atto servono proprio a tutelare i lavoratori. Ma ancora oggi, la mancanza di comprensione dei pericoli legati alla presenza di gas causa incidenti che potrebbero essere evitati.

È responsabilità dei datori di lavoro effettuare una corretta valutazione del rischio e implementare opportune modalità di formazione, informazione e addestramento. Ma oltre ad acquisire maggiore consapevolezza delle possibili minacce, un corso di formazione per lavorati che operano in ambienti confinati permette di apprendere l’utilizzo di strumenti indispensabili per la sicurezza.

Quindi, non indugiamo oltre. Vediamo cos’è un rilevatore di gas e perché sia imprescindibile utilizzarlo quando i lavoratori svolgono le loro mansioni in ambienti confinati.

 

Cosa si intende per spazi confinati

I dati dell’Inail evidenziano come infortuni e cause di morte sul lavoro per asfissia, o intossicazione, siano doppi rispetto a quelli per caduta dall’alto. Le cause vanno dal mancato, o errato, uso di un rilevatore di gas in spazi confinati all’inadeguata preparazione di personale e soccorritori.

Non è neppure un caso che il numero degli incidenti sia superiore a quello degli eventi ad essi correlati. La ragione sta nella natura del pericolo, meno evidente e più insidioso. Infatti, ad aggravare il bilancio delle vittime è il fatto che il soccorritore resta spesso a sua volta coinvolto.

Dunque, è chiaro che strumenti come i rilevatori di gas siano indispensabili quando si svolgono attività in ambienti confinati a forte rischio. La normativa italiana di riferimento per gli spazi confinati, oltre a quanto previsto dal D.lgs. 81/08, è il DPR 177/2011 (Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti").

Una definizione di spazio confinato che sia univoca non esiste ancora, ma possiamo descriverlo come un luogo parzialmente o totalmente chiuso, di non facile accesso e di difficile evacuazione in caso di emergenza, che può presentare specifiche caratteristiche:

  • microclima privo di sufficiente ventilazione naturale;
  • atmosfera potenzialmente tossica;
  • non progettato per la prolungata permanenza di persone.

 

Il regolamento (DPR 177/2011) descrive le procedure e misure per una corretta valutazione, prevenzione e gestione del rischio. Tra esse spiccano, per rilevanza, le idonee modalità di formazione, informazione e addestramento di dipendenti e titolari.

La lista degli ambienti confinati che ne “soddisfano” i requisiti è piuttosto lunga e comprende:

  • locali macchine e stive delle navi;
  • cisterne, silos, recipienti e reattori;
  • tombini, fosse biologiche, pozzi, canalizzazioni, sistemi di drenaggio e reti fognarie;
  • camini, forni e camere di combustione.

 

Inoltre, ci sono contesti non considerati pericolosi, che possono divenire tali in specifiche condizioni. Ecco perché un rilevatore di gas in spazi confinati rappresenta sempre un alleato prezioso che può salvare la vita.

Dal punto di vista delle attività e dei settori di competenza, si va dall’edilizia all’agricoltura, dall’industria alle utenze pubbliche (acqua, gas, telecomunicazioni, elettricità, ecc.). In tutti questi e in molti altri casi la minaccia è rappresentata da: gas, fumi, vapori e polveri, nonché da sostanze velenose, infiammabili o esplosive.

 

Rilevatori gas in spazi confinati: tipologie e funzionamento

Esistono 2 macro-tipologie di rilevatori di gas per spazi confinati: monogas e multigas. Il primo viene impiegato quando già si conosce l’agente da analizzare e si è certi che sia l’unico nell’ambiente. Invece, il rilevatore multigas verifica la presenza di più sostanze in contemporanea ed è, di solito, il più utilizzato.

Tra le versioni più diffuse troviamo i rilevatori di gas “4 in 1”. Si tratta di configurazioni standard di rilevatori di ossigeno, acido solfidrico, monossido di carbonio e gas infiammabili. Ma esistono modelli in grado di misurare fino a 7 elementi. Alcuni apparecchi hanno anche la funzione a “uomo a terra”. Ovvero, se registrano una posizione orizzontale per troppo tempo, inviano un segnale di soccorso.

La “tavolozza dei sensori” si sceglie o modifica in base all’esigenza. Tra gli agenti rilevabili, oltre a quelli già citati, ci sono anche:

  • Ammoniaca;
  • Cloro;
  • Pentano;
  • Metano;
  • Benzene;
  • Formaldeide;
  • Anidride carbonica;
  • Anidride solforosa.

 

Per quanto riguarda il funzionamento, i modelli si distinguono tra:

  • rilevatori di gas a pompa – hanno un tubo che aspira l’aria fino ai sensori. Prima di entrare nello spazio limitato si inserisce il tubo nell’ambiente e si esegue la lettura. Sono meno maneggevoli e più costosi, ma molto attendibili. Ciò è utile quando serve un rilevatore di gas in spazi confinati più profondi, dove sostanze con differenti densità e peso specifico si stratificano a diversi livelli;
  • rilevatori di gas senza pompa – analizzano solo l’atmosfera in prossimità dell’apparecchio. Sono più leggeri ed economici, l’operatore deve però avvicinarsi fisicamente per effettuare le misurazioni.

 

Per garantire la massima sicurezza, precisione e affidabilità della rilevazione, è necessario eseguire alcune attività di manutenzione dei rilevatori di gas:

  • bump test – serve per verificare la capacità di misurazione dello strumento, poiché nel tempo diminuisce. Quindi, va ripetuta ogni giorno;
  • calibrazione – necessaria per aumentare l’accuratezza della lettura. Di solito, si fa una volta all’anno.

 

I rilevatori gas pericolosi di ultima generazione svolgono questi controlli in automatico. Tuttavia, è obbligatoria la manutenzione periodica eseguita da addetti specializzati. Un buon rilevatore di gas in spazi confinati deve sempre essere:

  • sensibile, veloce e preciso;
  • sufficientemente leggero;
  • compatto e resistente agli urti;
  • possedere una batteria durevole;
  • avere un’interfaccia semplice;
  • disporre di chiari sensori visivi e sonori.

 

Rilevatore di gas portatile: perché è importante saperlo usare bene

Anche il migliore rilevatore di gas del mondo è inutile se non lo si sa usare adeguatamente. Non si tratta solo di controllare che sia carico prima di ogni utilizzo. Infatti, ci sono alcune circostanze che richiedono maggiore attenzione e che si trasformano in vere e proprie trappole, se gestite male. Ecco un utile promemoria in 4 punti:

  1. non sempre i luoghi pericolosi si trovano per forza sottoterra – esistono strutture a livello del suolo e oltre, che a causa di infiltrazioni, presentano un’atmosfera ugualmente pericolosa e dannosa;
  2. molti gas infiammabili sono anche tossici – nelle operazioni di ripristino degli ambienti confinati, un semplice esplosimetro potrebbe esporre a concentrazioni già tossiche di sostanze, anche se non ancorar infiammabili;
  3. alcuni vapori sono presenti sia dentro gli spazi che nei punti di accesso - i gas cercano possibili aperture. Quindi, il pericolo non è solo all’interno, ma anche in prossimità delle entrate. Questo è un dettaglio di cui tenere conto, specialmente durante gli interventi di soccorso;
  4. le condizioni ambientali possono cambiare – è buona regola ripetere più volte le letture, perché le rilevazioni iniziali mutano anche durante la stessa permanenza nell’ambiente.

 

Alla luce di quanto visto insieme, è chiaro quanto sia fondamentale l’informazione, la formazione e l’addestramento del personale che opera in spazi confinati. SicurGym opera nel settore della formazione per la sicurezza sul lavoro con l’obiettivo di supportare le aziende e tutelare la salute dei lavoratori. Per questo, offriamo percorsi formativi certificati, sia teorici che pratici, e mettiamo a disposizione un centro di addestramento specializzato, con attrezzature, come i rilevatori di gas, e docenti sempre aggiornati.

Contattaci senza impegno, per scoprire la nostra offerta formativa. Insieme ai nostri consulenti qualificati, puoi valutare le procedure di lavoro ed emergenza negli spazi confinati e garantire ai lavoratori la massima sicurezza.

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