Giovedì, 26 Gennaio 2023 13:24

Sicurezza in falegnameria: rischi, DPI e corsi di formazione per gli addetti

La sicurezza in falegnameria è della massima importanza per prevenire gli infortuni sul lavoro. Dunque, come per tutte le aziende che impiegano personale dipendente o equiparato, nelle falegnamerie vige la piena applicazione di quanto previsto dal D.lgs. 81/08. I lavoratori devono essere consapevoli dei potenziali rischi, formarsi e prendere le precauzioni necessarie a proteggersi e garantire la sicurezza sul lavoro.

L'impiego di adeguati Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e la partecipazione a idonei corsi di formazione obbligatori sono condizioni essenziali per qualsiasi lavoratore coinvolto in attività di carpenteria in legno e nell'impiego delle relative attrezzature. Comprendendo i potenziali pericoli associati alla carpenteria e dedicando il tempo necessario a formare i lavoratori sulle misure di sicurezza, i datori di lavoro possono garantire la salute dei loro dipendenti e rispettare le normative di legge.

Quindi, non ci resta che analizzare i rischi comuni associati al lavoro di falegnameria, i tipi di DPI che devono essere utilizzati e vedere quali siano i corsi di formazione e addestramento obbligatori per lavorare in sicurezza.

 

Sicurezza in falegnameria: un obbligo inderogabile!

Le attività inerenti alla lavorazione del legno espongono ad alto rischio di infortunio. Per avere un’idea dell’entità e della frequenza di questi episodi, basta pensare che l’INAIL ogni anno indennizza circa 70 casi ogni 1000 operatori del settore. Quindi, è evidente che la sicurezza in falegnameria sia fondamentale per prevenire e ridurre il verificarsi di questi eventi. I mezzi per centrare l’obiettivo, e assicurare le idonee misure di prevenzione, sono essenzialmente 2:

  • l’utilizzo di adeguati Dispositivi di Protezione Individuale e Dispositivi di Protezione Collettiva.
  • la corretta informazione e formazione del personale per garantire le competenze necessaria alla sicurezza nella lavorazione del legno.

 

Il D.lgs. 81/08 prevede che, durante la lavorazione del legno e delle attività correlate, gli addetti siano consapevoli dei pericoli connessi alla propria attività. Approfondiamo ogni dettaglio, per garantire la massima sicurezza in falegnameria e svolgere un'adeguata prevenzione infortuni.

 

DVR falegnameria nella prevenzione degli infortuni

Impostare e gestire la sicurezza in falegnameria non è semplice, specialmente per le piccole imprese artigiane, spesso disorientate davanti alla complessità della normativa.

Parlando di pericoli in ambito carpenteria, la prima associazione è con infortuni dovuti a tagli e contusioni. La realtà è nei numeri, e l’INAIL registra una percentuale di incidenti legati all’uso di macchine pari al 16%, rispetto alla media del 6% di tutto il settore industriale e dei servizi.

Tuttavia, le minacce sono anche altre e riguardano:

  • esposizione a sostanze nocive (solventi, vernici, pitture, polveri, impregnanti);
  • rumore e vibrazioni.

 

Le conseguenze a breve, medio e lungo termine possono riguardare:

  • sviluppo di malattie tumorali;
  • problemi respiratori;
  • deficit dell’udito;
  • dermatiti, allergie, congiuntiviti;
  • disturbi neurologici;
  • patologie muscolo scheletriche;
  • stress da lavoro correlato.

 

Da questo punto di vista, è fondamentale introdurre il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). Si tratta di un piano programmatico al cui interno vengono prese in esame le seguenti interazioni ambientali e operative:

  • rischio chimico e biologico;
  • incendio, esplosione, elettrocuzione;
  • presenza di agenti tossici;
  • movimentazione manuale dei carichi;
  • utilizzo macchinari, attrezzature, utensili.

 

La procedura di analisi della sicurezza in falegnameria varia in base alle specifiche caratteristiche dell’attività. Infatti, bisogna tenere in considerazione la struttura dei locali, il numero di addetti e le loro mansioni, il tipo di macchine e sostanze impiegate. In fine, il DVR prevede una sezione per la Sorveglianza Sanitaria, con nomina del medico competente e definizione del protocollo di emergenza.

 

DPI e DPC per la sicurezza in falegnameria

Come accennato in principio, tra le principali misure per garantire la sicurezza in falegnameria vi è l’adozione degli adeguati DPC e DPI. Per quanto riguarda i Dispositivi di Protezione Collettiva si possono trovare 3 livelli.

Il primo livello attiene ai comportamenti cautelari nell’organizzare l’attività, attraverso:

  • misurazioni preventive e costanti degli agenti atmosferici ambientali;
  • pulizia e manutenzione degli impianti;
  • limitazione del numero di lavoratori;
  • introduzione di sistemi di automazione per i processi che lo consentono;
  • utilizzo di sostanze a basso impatto (es. vernici ad acqua);
  • acquisizione di macchinari nuovi o usati secondo rigidi criteri di qualità/sicurezza.

 

Il secondo livello riguarda, ad esempio, gli impianti di aspirazione, le unità di filtrazione ed eventuali estintori, fino alla cassetta del pronto soccorso.

Il terzo livello è “ibrido”. Ovvero, prende in considerazione elementi che vanno integrati nelle attrezzature, ma che tutelano direttamente il singolo operatore al momento dell’uso. In questo caso si parla di:

  • meccanismi di riparo dei sistemi di trasmissione del moto;
  • cuffie di protezione per seghe circolari, a nastro e troncatrici;
  • coltelli divisori che evitano proiezione e/o espulsione dei componenti;
  • comandi di arresto e di emergenza;
  • interruttori interbloccati di sicurezza;
  • guide e protezioni a lame ferme;
  • dispositivi di bloccaggio e spingi pezzo.

 

Per finire, relativamente a quelli che sono i dispositivi di sicurezza individuale in falegnameria, in base alla diversa situazione di lavoro e all'esposizione al rischio:

  • cuffie antirumore;
  • maschere e/o occhiali protettivi per le schegge;
  • scarpe antinfortunistiche;
  • mascherine facciali con filtro combinato a cartuccia;
  • guanti in neoprene per migliore grip e contro le schegge;
  • eventuale tuta impermeabile.

 

La formazione per la sicurezza in falegnameria

Come disciplinato dai D.lgs. 81/2008, quanto detto fino a ora è strettamente legato al settore della lavorazione del legno, dove gli operatori sono tenuti a svolgere i corsi di formazione generale e specifica di rischio alto previsti dall’Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. In questo caso specifico, il corso completo dura 16 ore:

  • 4 ore di formazione generale;
  • 12 ore di formazione specifica sulla sicurezza in falegnameria.

 

A questi si aggiungono i vari corsi per le rispettive figure che devono essere presenti in simili contesti lavorativi:

  • Addetti alle emergenze di primo soccorso e antincendio (questo indicativamente di livello 2 o 3, in base alla valutazione dei rischi), con il possibile coinvolgimento dello stesso Datore di lavoro.
  • RSPP Datore di lavoro (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione), quando non viene incaricato un professionista esterno o un dipendente interno.
  • RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza).
  • Preposto, per chi esercita funzioni di controllo e coordinamento del lavoro di altri lavoratori, specialmente in caso di assenza del Datore di lavoro.

 

Inoltre, nel settore falegnameria non vanno dimenticati gli eventuali corsi specifici per chi fa uso di macchine e attrezzature normate dall’Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012, come ad esempio il carrello elevatore, o altre macchine specifiche (anche manuali) che richiedono una formazione mirata:

  • gru a bandiera;
  • torni;
  • trapani a colonna;
  • seghe circolari;
  • seghe a nastro;
  • troncatrici;
  • levigatrici;
  • fresatrici;
  • piallatrici;
  • ecc.

 

Diverse esigenze formative nel medesimo ambito professionale richiedono un'organizzazione efficiente per non incombere in un approccio che manchi di tutelare i lavoratori, violando le leggi italiane. È essenziale affidarsi a professionisti qualificati nel settore per garantire sempre il maggior livello di prevenzione e protezione.

La missione di SicurGym è mettere al primo posto salute e sicurezza dei lavoratori, garantendo un approccio alla formazione pratico ed efficace. Disponiamo di docenti certificati, nonché di spazi e attrezzature necessari all’addestramento degli addetti alle attività di lavoro in falegnameria. Contattaci ora e richiedi una consulenza personalizzata.

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